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Di Federica Caleca 3 A SIA

Con l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus Covid-19 tutto il mondo è stato costretto a prendere delle misure preventive come le quarantene.
A causa di questo problema anche le scuole si sono dovute adattare mettendo in atto la Dad e la Ddi.

Cos’è la Dad?

Inizialmente ideata 16 anni prima da Marco De Rossi che nel 2004 ha lanciato Oilproject.org, una tra le più importanti modalità di scuola online del Paese, esso è un metodo di studio innovativo cresciuto e maturato fino ai successi incassati nel pieno del lockdown per il Coronavirus grazie alla sua startup. La Dad si svolgeva in:
videolezioni, ovvero una videoconferenza che permette ai docenti e agli alunni di collegarsi e seguire le lezioni; per chi invece voleva seguire una lezione solo in modalità uditiva si poteva fare in audioconferenza. Certi docenti invece preferivano registrare le lezioni e poi le mandavano ai ragazzi, e queste sono le videoregistrazioni.

La Ddi (Didattica Digitale Integrata)

Leggermente differente dalla Dad, si tratta di attività in presenza, quindi tutti a scuola per un certo periodo. Successivamente si passava per giorni o settimane in attività a distanza, dette modalità sincrone ovvero videolezioni, compiti fatti in tempo reale per poi dare spazio ad attività a distanza in modalità asincrone ovvero i compiti assegnati per casa.
Durante questo periodo docenti e alunni si sono dovuti abituare ad utilizzare: smartphone, pc e tablet… (strumenti tecnologici di cui non tutti ne avevano la possibilità di utilizzare), Google Meet (un’app utile per le videolezioni), Google Classroom, Edmodo… (classi virtuali dove gli insegnanti assegnavano compiti e i ragazzi li svolgevano e consegnavano), WhatsApp, Gmail, Telegram… (piattaforme di messaggistica e posta elettronica).
Da quanto emerso dal Sondaggio della Fondazione Agnelli e del Centro studi Crenos su 123 istituti in Italia: “Ora integriamo i due sistemi” l’uso del digitale non ha portato a una didattica diversa infatti si segue sempre lo stesso modello d’orario (5 – 6 ore di lezione mattutina).
Dopo il primo lockdown avvenuto nel 2020 e l’introduzione della Dad si è notato un peggioramento dell’andamento scolastico di 2 studenti su 3.
Molti sono stati i deficit di apprendimento causati da questo metodo di studio.
Si stima che solo il 57% dei ragazzi ha imparato come se fosse in aula mentre per gli altri è stato più difficile.
Per non parlare che l’85% dei docenti non ha le competenze adeguate per la Dad.
Tali dati di ricerca coinvolgono 123 scuole superiori di tutta Italia, 105 presidi, 3.905 insegnanti e 11.154 studenti, tutti concordano su un aspetto “la didattica frontale online non funziona”
Le lezioni ormai seguite sul pc permettono l’utilizzo di attività innovative come giochi didattici, app ed esercizi interattivi utilizzati per lo più da insegnanti di lingua straniera e di discipline economiche-giuridiche.
Le relazioni tramite uno schermo naturalmente non sono più come una volta.
Solo 1 ragazzo su 4 è riuscito ad interagire con i docenti senza problemi come faceva in Dad.

Pro e contro

Come possiamo notare con questo nuovo metodo di apprendimento sono sorti vari disagi come: la mancanza di un luogo tranquillo dove poter seguire le videolezioni (per il 29% dei ragazzi), l’autonomia è diminuita,il fatto che non tutti hanno la possibilità di avere apparecchi tecnologici adatti per seguire le lezioni ha reso difficile seguire regolarmente le videolezioni, per molti genitori inoltre è risultato difficile supportare i figli più piccoli durante i collegamenti (a maggior ragione se questi genitori stavano cercando di portare avanti il loro lavoro in smart-working), i metodi di valutazione ne hanno risentito, la mancanza di attenzione nel seguire giornalmente le lezioni andava sempre aumentando, lo stress psicofisico colpiva sempre più ragazzi, gli occhi erano continuamente affaticati a causa delle troppe ore passate al computer, per non parlare di quanto fosse complicato socializzare con i compagni di classe e per finire molti avevano problemi di internet.
Però ricordiamoci che la Dad non offre solo aspetti negativi, bensì ce ne sono molti anche positivi ad esempio: circa il 70% dei ragazzi aveva meno ansia durante le verifiche, il livello di conoscenza tecnologica si è notevolmente alzato per tutti, per molti pendolari ha evitato di svegliarsi presto la mattina inoltre l’utilizzo di PowerPoint e mappe concettuali presentati dal pc del professore ha facilitato notevolmente le lezioni.

Vi lascio allegato qui sotto un video di Alberto Martin in cui, Morgan un ragazzo di 19 anni, ci racconta la sua esperienza con la Dad.


Le mie considerazioni

Siccome spesso molta gente non crede ai dati che si leggono nelle notizie vi lascio la mia testimonianza riguardante il periodo vissuto in Dad.
Mi presento, sono una studentessa del terzo superiore, una ragazza che si è dovuta adattare a un nuovo metodo di studio fin troppo velocemente e inaspettatamente.
Ho iniziato a frequentare l’istituto superiore Itet “G Caruso” (Alcamo) nell’anno 2019, ma da allora a scuola non ci ho passato molto tempo. Gran parte di questo periodo l’ho trascorso a casa in Dad.
Come molti sono d’accordo, la didattica a distanza per certi versi è molto vantaggiosa. Ad esempio io, che sono una pendolare, ho avuto la possibilità di dormire di più in quanto non dovevo prendere i mezzi pubblici per raggiungere la scuola.
Per quanto può essere stato positivo prendere voti più alti, dormire di più, stare comodi a casa… devo ammettere che ho riscontrato vari aspetti negativi, come il non avere più contatti con i miei amici/compagni o confrontarmi con i docenti per lo studio, ciò mi ha portato a studiare meno.
Tornando fra i banchi scolastici la situazione è migliorata di poco, perché ormai abituati a nasconderci dietro uno schermo con la scusa della telecamera rotta o la rete che non va, abbiamo perso la capacità di studiare o per lo meno non ne abbiamo più voglia.
Concludendo il discorso è veritiero che la Dad è utile, ma lo stare a scuola, con i propri amici e parlare faccia a faccia ci serve per la nostra crescita personale e relazionale.

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