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Di Salvatore Viscò VA SIA

Le auto elettriche sono già il presente e non il futuro. Emerge dalle ultime tendenze del mercato dove viene fuori la propensione del consumatore verso questo tipo di modelli ma ancora oggi esistono delle limitazioni che comunque non fanno svoltare del tutto verso questo ambito. Tra queste sicuramente la scarsa autonomia delle batterie su lunghi tragitti e la carenza di colonnine elettriche sparse nel territorio italiano. Secondo le ultime statistiche pubblicate dall’Unione europea, il numero di colonnine di ricarica in Italia è tra i più bassi tra le economie maggiori. Il numero risulta ancora più esiguo se rapportato all’estensione, con una densità inferiore solo alla Spagna tra le nazioni più grandi. Secondo Eca, l’european court of auditors (corte di conti europea), in Italia ci sono appena 13 mila colonnine, mentre Regno Unito, Germania, Francia e Olanda arrivano anche ad avere questo numero di impianti 6 volte più numerosi.

Innovazione e le ultime scoperte sulle macchine del futuro

Quanto convengono i cosiddetti “veicoli a basso impatto”: il risparmio medio in un anno è di oltre il 54%. Nello specifico i costi in tre anni, in termini di carburante, manutenzione, parcheggi e bollo, di un’ibrida sono del 41% in meno rispetto ad un veicolo “tradizionale”. Per le elettriche, invece, si parla del -67%. Secondo uno studio presentato da Ecoverso (ex Gai-Gruppo Acquisto Ibrido), calcolando una stima media di 15.000 km all’anno, il CO2 emesso da un’auto a benzina o a diesel e pari a circa 120 g/km, che diventano 80 g/km nel caso di un’auto ibrida per poi azzerarsi completamente quando si tratta di auto elettriche.

Quanto costa la ricarica di un’auto elettrica?

Il costo per ricaricare un’auto elettrica effettiva “dipende” da vari fattori, innanzitutto dall’auto visti i consumi e le capacità dei vari pacchi batterie. Per questo i giornalisti della pagina web News auto hanno stilato una tabella che dovrebbe iniziare a chiarire i molti dubbi e semplificare di molto la questione.

Quanto costa il pieno di un’auto elettrica?

Nei dati resi pubblici dalla testata di settore newsauto.it viene riportato il veicolo, la capacità della batteria, il consumo medio e il costo della ricarica dell’auto elettrica a seconda delle varie modalità di ricarica possibili oggi in Italia, informazioni attraverso le quali si può fare un rapido calcolo per capire quanto costa il pieno di un’auto elettrica. I costi di riferimento dell’energia elettrica possono essere dagli 0,20 €/kWh per la ricarica domestica e i 0,50 €/kW per la ricarica Fast della rete Enel X. La Bmw i3, che ha la capacità di batteria 42 kWh, ha un consumo medio effettivo di 148 Wh/Km e il costo minimo di una ricarica completa è 8,50 euro mentre una ricarica massima completa è 21 euro. Mercedes Eqc, che ha la capacità di batteria 80 kWh, ha un consumo medio effettivo di 199 Wh/Km e il costo minimo di una ricarica completa 16 euro mentre una ricarica massima completa è 23,20 euro. Tesla Model 3, con capacità di batteria 55 kWh, ha un consumo medio effettivo di 147 Wh/Km e il costo minimo di una ricarica completa € 11 mentre una ricarica massima completa è 16,50 euro.

Motore auto elettrica come è fatto?

Cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche del motore elettrico utilizzato sulle principali auto elettriche (come la Peugeot e-208, Opel Corsa, Renault Zoe, VW ID.3, ecc..), come si comporta in termini potenza/coppia al variare del carico e la sua efficienza. Diciamo che il motore elettrico ha una struttura decisamente più semplice rispetto ad un motore a combustione interna, benzina o Diesel: è così compatto da poter essere inserito in un borsone sportivo ed è durissimo a morire!

Motore di un’auto elettrica Peugeot e-208

Un motore elettrico è composto essenzialmente da due parti: lo statore ed il rotore che generano due campi magnetici la cui interazione produce la coppia motrice. Per generare i campi magnetici, rotore e statore sono entrambi alimentati dalla corrente, eccetto nei motori senza spazzole (brushless) dove è solo lo statore ad essere alimentato con la corrente. I motori elettrici sono costruiti per funzionare in corrente continua o in corrente alternata: in realtà un motore costruito per corrente continua potrebbe funzionare anche con l’alternata, come possono fare i cosiddetti “motori elettrici universali “.

Ibrida. Efficiente. Più potente.

Nuova Seat Leon Mild-Hybrid (eTSI) raggiunge livelli di efficienza ancora più elevati. Utilizza un alternatore-starter a 48 V e una batteria agli ioni di litio, consentendo di procedere a motore spento in alcune situazioni di guida, recuperare energia in frenata e supportare il motore con una leggera assistenza elettrica. Nuova Seat Leon e-Hybrid offre di più. Ricarica automaticamente la batteria. Ma è anche un modello plug-in: può viaggiare in modalità 100% elettrica e passa alla modalità a benzina a comando o solo quando serve più potenza. Per la ricarica, basta collegarla a una rete elettrica tradizionale. Con questa tecnologia all’avanguardia, Nuova Seat Leon e-Hybrid vanta un’autonomia ancora più elevata rispetto a una versione puramente ibrida o elettrica. E grazie al suo motore elettrico, puoi viaggiare a zero emissioni senza problemi.

Come scegliere un’auto ibrida

La casa giapponese è stata pioniera ed è leader mondiale nella tecnologia full Hybrid. Il sistema full Hybrid viene definito anche ibrido parallelo o ibrido autoricaricabile. Il motore elettrico è alimentato da una batteria di piccole dimensioni e capacità, è in grado di sostenere da solo la trazione del veicolo ma per tratti molto brevi, di solito un paio di chilometri. Può funzionare congiuntamente al motore termico, il quale tecnicamente potrebbe anche essere diesel, tuttavia attualmente in commercio esistono solo full Hybrid a benzina. In genere il motore termico è ottimizzato per funzionare il più possibile a un regime costante. Poiché il motore elettrico interviene nelle fasi iniziali della marcia, i vantaggi più evidenti si ricavano nell’utilizzo frequente nei centri urbani, fatti di spostamenti brevi a bassa velocità con continue fermate e ripartenze. Data la batteria piccola, generalmente in città è sufficiente la ricarica tramite frenata rigenerativa.

Le varie colonnine

La batteria allo stato solido è tra le più promettenti soluzioni a breve: ha un costo di produzione inferiore del 40% rispetto a quella agli ioni di litio ed un’efficienza nettamente superiore. Toyota prevede di introdurre sul mercato batterie allo stato solido su una piattaforma elettrificata entro il 2025. Effettuato su un campione di 3.000 italiani di età compresa tra i 18 e i 72 anni, circa il 66,1% degli intervistati si sarebbe detto interessato ad acquistare un’auto elettrica. C’è però un problema: il 37,4% dichiara anche che a suo avviso le colonnine di ricarica sono poco diffuse e circa il 24,6% sostiene di non aver mai visto una colonnina pubblica.

VIDEO TRATTO DA YOUTUBE REALIZZATO DALL’ESPERTO ANDREA GALEAZZI

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