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di Vincenzo Maniscalchi 5A SIA

Durante l’ultimo decennio a causa della grande diffusione dei social network sono nate vere dipendenze da internet. Secondo gli studi della clinica Santa Chiara di Roma e del Ceforp di Firenze, oggi le dipendenze riconosciute sono molte e si differenziano a seconda dell’oggetto e dell’attività in considerazione. In particolare, la dipendenza da Internet è un problema sempre più rilevante tra i giovani con ripercussioni sulla vita personale professionale e scolastica. A verificarsi, come accertato dagli studi dell’università di Pisa, problematiche come perdita di interesse per altre attività che non prevedono l’uso della rete, sviluppo di agitazione psicomotoria, ansia, depressione, pensieri ossessivi su cosa accade online, oltre al costante bisogno di accedere alla rete per maggior tempo rispetto alle previsioni iniziali.

L’odio on line

Altre conseguenze connesse all’uso distorto del web sono il cyberbullismo e atti di odio on line. Come espresso attraverso il portale del Miur, il ministero dell’Istruzione, il cyberbullismo comprende tutte le manifestazioni di aggressione e intenzionali da parte di un singolo soggetto o di un gruppo attraverso strumenti elettronici (sms, foto, video, chat, siti web, telefonate) con lo scopo di recare un danno alla vittima. Secondo le ricerche dell’Istat, in Italia circa il 50% dei giovani italiani tra gli 11 e i 17 anni ha subìto episodi di cyberbullismo. Molto spesso ciò sfocia in casi di odio online come il caso di Andrea Natali, morto impiccato nella sua abitazione a causa di alcune ripetute prese in giro e di alcune bravate nei suoi confronti che puntualmente venivano pubblicate sui social da chi assisteva.

Il cambiamento della comunicazione

Il progresso scientifico degli ultimi decenni ha cambiato i tempi ed i modi di comunicare, secondo quanto espresso dal portale Treccani l’avvento della digitalizzazione e dei satelliti con conseguente nascita di Internet e dell’Ict (tecnologie dell’informazione e della comunicazione) tra il 1993 e il 2009 gli utenti internet nel mondo sono aumentati da circa 10 milioni a oltre 1,8 miliardi. In particolare negli Stati Uniti nel periodo tra il 2001 e il 2010 la quota di persone che si informa attraverso internet è salita dal 13% al 41%, di conseguenza una comunicazione chiara ed efficiente è fondamentale in particolare sui social network per mantenere un’immagine positiva on line. Tra le regole principali da seguire il rispetto e l’educazione nel relazionarsi con gli utenti, interagire con più utenti possibili per mostrare presenza ed autorevolezza, non abusare della censura, accettare le critiche e riconoscere gli errori.

L’attivismo on line

Il web ha portato con sé anche la nascita dell’attivismo on line, attraverso veri e propri movimenti sociali. L’attivismo online si manifesta con una serie di azioni volte a contrastare o criticare determinati fenomeni d’interesse sociale, tra i movimenti più grandi ricordiamo “Black lives matter”, Wwf e il gruppo di hacker “Anonymous”. Come dichiarato dalla scuola di digital marketing “Digital coach” il web è riuscito anche a creare lavoro, con l’emergere di professioni legate all’avvento di questa nuova comunicazione come il web content creator, il web analyst, ed il community manager tra le più richieste sul mercato.

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