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Di Salvatore Milone 5A S.I.A.

Le fake news sono uno dei problemi di maggior impatto nella quotidianità di chi usa internet. Parliamo di notizie false che vengono messe in rete allo scopo di manipolare l’opinione pubblica e scatenare emozioni come la paura e l’insicurezza. Individuare una fake news come detto anche  da “I dolomiti.it” non è facile. Ci sono come anche detto da “Pro juventute” alcuni indizi per riconoscere le fonti affidabili: anzitutto il controllo delle fonti, verificando da dove provengono le informazioni, chi ha scritto la notizia e pubblicato il contenuto, la verifica dei fatti, la sua attualità, o ancora se la notizia è riportata anche su altri canali noti e seri. Anche il controllo dell’Url può tornare utile vedendo che tipo di aspetto ha. Le fake news appaiono spesso su pagine che sembrano molto simili a un sito credibile. Anche l’indirizzo web può confondere perché molto simile a quello del sito originale, ad esempio www.sfr.ch invece di www.srf.ch. Esistono però metodi e strumenti tecnici per smascherare le fake news, ad esempio il motore di ricerca di fake news «Hoaxsearch.com», il portale di informazione «Mimikama.at» o la pagina web «Zuerst denken, dann klicken» su Facebook o Instagram. Oltre alle fake news sui social come detto anche da “Cybersecurity360” si rischia di incappare in altre situazioni pericolose come ad esempio: il furto d’identità, diffusione illecita di immagini, pedopornografia, cyberbullismo ecc…

Influencer e Haters

Certamente un modo di comunicare innovativo come anche detto da “Glossariomarketing.it” è quello degli influencer, un termine utilizzato in ambito pubblicitario per indicare quelle persone che, essendo determinanti nell’influenza dell’opinione pubblica, costituiscono un target importante cui indirizzare messaggi pubblicitari, al fine di accelerarne l’accettazione presso un pubblico più vasto. Gli opposti degli influencer sono gli haters, persone che sfruttano l’anonimato e l’invisibilità del web per screditare gratuitamente gli altri. Negli ultimi anni come detto anche da “Parmateneo” capita sempre più spesso di imbattersi nei cosiddetti “Internet Haters”, conosciuti anche come “Leoni da tastiera” che sono costantemente alla ricerca di nuove vittime.

Dad e social media, effetti psicologici

La rete nel suo sviluppo ha anche creato altri effetti che possono avere conseguenze negative se utilizzata in modo distorto ed ossessivo. Stress, nervosismo, irritabilità e depressione sono le reazioni psico-emotive sperimentate dai bambini e dai ragazzi che sono stati riscontrati ad esempio nel ricorso alla didattica a distanza (Dad) che ha rivoluzionato nel corso della pandemia il modo di fare scuola con ripercussioni negative anche sul rendimento scolastico e interesse allo studio. Con il passare del tempo i “nuovi media” hanno permesso alle persone di superare i limiti della comunicazione faccia a faccia, soprattutto quelli di carattere spazio-temporale. L’esperienza diretta della relazione viene sostituita con attività cognitive e linguistiche mediate dal mezzo tecnologico, mettendo come detto anche da “Milano-psicologa.it” in discussione la soggettività corporea degli interlocutori, e modificando così la struttura stessa dell’esperienza relazionale.

Minori sui social network e perdita della privacy

La quasi totalità degli adolescenti usa Internet quotidianamente ma il dato più preoccupante come detto anche da “Fisppicologia.it” è quello relativo ai bambini di 9 e 10 anni; infatti è il 51% a collegarsi quotidianamente alla rete Internet e utilizzare i social invece di utilizzare matite, acquerelli e colori a tempera. La rete, da una parte, è il motore di grandi cambiamenti; dall’altra, ci espone a diversi pericoli che possono mutare con l’età. Da giovani, ad esempio, è più facile incorrere in problemi di cyberbullismo, di uso avventato dei social (pubblicando un post che potrebbe avere delle ripercussioni negative in futuro), di consumo di pornografia dovuto ad un latente o assente controllo genitoriale, di pericolose “challenge” (sfide sui social), e – infine – di eccessiva dipendenza da internet. Da adulti si tende a vivere la rete con un senso di maggiore sicurezza, ma le truffe restano: riguardano false offerte di lavoro, lotterie truffa, false donazioni di beneficenza, phishing.

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